Gay & Bisex
Colloquio di lavoro
di archer81
16.11.2014 |
27.254 |
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"Anche in questo rispecchiava la cultura di questa multinazionale nordeuropea..."
Era finalmente giunto il giorno che aspettavo da tempo: ero finalmente riuscito ad ottenere un colloquio nella primaria multinazionale che operava nel mio settore e per la quale mi ero proposto per un ruolo che, alla soglia dei miei 30 anni, mi avrebbe permesso di fare il salto di qualità dal punto di vista lavorativo e retributivo.Quella mattina mi ero preparato in maniera impeccabile con un completo molto elegante scuro e una camicia azzurra con cravatta regimental e, guardandomi nello specchio, mi ero convinto che almeno esteticamente avrei fatto un’ottima figura.
Arrivai agli uffici della multinazionale con largo anticipo e la segretaria del responsabile delle risorse umane mi fece accomodare in un salottino pregandomi di attendere che il suo referente si rendesse disponibile.
Passarono all’incirca quindici minuti quando, forse l’emozione o forse per una semplice esigenza fisiologica, chiesi di indicarmi dove fossero i bagni.
Entrai in un bagno che poco aveva a che fare con i classici servizi igienici asettici di un ufficio. Era definito con gusto e arredato con elementi di design moderni che quasi facevano dimenticare a cosa fosse adibito quel luogo.
Mi avvicinai agli urinati a muro e, con mia sorpresa, osservai che non erano separati l’uno dall’altro ma che erano affiancati l’un l’altro senza concedere alcuna privacy. Anche in questo rispecchiava la cultura di questa multinazionale nordeuropea.
Non mi feci molti problemi dato che comunque ero solo in bagno in quel momenti e cominciai a liberarmi dei liquidi ed anche un po’ della tensione accumulata tanto che non mi accorsi che si era affiancata a me un’altra persona che stava espletando i propri bisogni.
Realizzai dopo poco di avere accanto questa figura imponente di un uomo che mi sovrastava di circa 10 cm e che aveva due spalle ben piazzate.
Continuai a osservarlo dallo specchio mentre mi lavavo le mani rimanendo colpito dalla sua possanza e dalla sua carnagione chiara unita a dei capelli corti ma biondissimi che creavano un tutt’uno con la barba curata che gli incorniciava il volto.
Era come si suol dire un gran pezzo di manzo. Senza accorgermene rimasi a fissarlo per qualche minuto e non mi accorsi che la semplice sgrullata del suo pene aveva cominciato ad essere qualcosa di diverso e più ritmato.
Non volevo credere che questo energumeno si stesse segando nel bagno dell’ufficio in presenza di un estraneo.
Rimasi pietrificato quando girandosi mi mostrò il suo viso serio e due occhi che mi fissavano e che mi squadravano e soprattutto il suo cazzo in erezione che fuoriusciva dalla patta dei suoi pantaloni gessati.
Ero senza fiato, incapace di qualsiasi movimento, mentre questo splendido uomo si avvicinava a me e mi prendeva per la cravatta attirandomi a sé.
Sentii il suo cazzo duro premere contro il mio addome ed alzando lo sguardo cercai il suo volto sentendo le sue labbra incollarsi alle mie. Cominciò a baciarmi con passione mentre con le mani mi palpava il culo fasciato dai pantaloni.
Non saprei dire per quanto tempo durò quell’infuocato bacio ma capii che da me esigeva ben di più, invitandomi con una pressione sulla spalle ad inginocchiarmi e prendere in bocco il suo splendido cazzo.
Non mi feci pregare e cominciai a lavorare con sapienza il suo pene strappandogli dei mugolii che mi incoraggiarono ancor di più a mostrare la mia abilità, cercando di far uscire da mutande e pantaloni anche le palle per leccarle e massaggiarle.
Era perfettamente depilato su tutto il pube e sullo scroto permettendomi di lavorare il suo cazzo senza la fastidiosa sensazione dei peli che ti si infilano in bocca.
Appagato dal mio pompino mi fece alzare e girare, invitandomi ad appoggiare al muro. Lo sentii armeggiare con i miei pantaloni che caddero al pavimento e subito dopo abbassò i miei boxer cominciando ad accarezzare il mio culetto alternando le dita alla sua lingua che mi stava facendo bagnare in maniera paurosa.
Ero estremamente voglioso di sentire il suo cazzo dentro di me eccitato ancor di più da quella situazione intrigante e di pericolo.
Il suo cazzo puntava ormai il mio buco e con un colpo deciso entrò dentro di me strappandomi un urletto. Ero completamente pieno e sentivo le sue palle sbattere sul mio culetto ad ogni colpo che mi assestava.
Erano colpi decisi e profondi e ad ogni sciabolato sentivo il mio sfintere quasi svuotarsi completamente per poi essere di nuovo riempito fino in fondo.
Mi stava sbattendo con forza mentre con la lingua mi leccava l’orecchio mordicchiandolo leggermente.
Era probabilmente molto soddisfatto anche lui tanto che dopo qualche minuto lo sentii contorcersi e grugnire gemendo mentre mi riempiva della sua crema calda ed abbondante.
Si sfilò da me e lo sentii avvicinarsi al lavandino per sciacquarsi pene mani e volto prima di uscire dal bagno.
Cercai di ricompormi meglio possibile convincendomi che se il colloquio fosse andato male almeno mi ero divertito ed avevo goduto alla grande.
Ritornai nel salottino dove la segretaria mi informò che il responsabile era appena rientrato dalla riunione precedente e che quindi potevo entrare.
Bussai ed aprii la porta trovandomi di fronte l’uomo che si era appena divertito con me nel bagno: ero sicuro che il colloquio era cominciato nei migliori dei modi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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